Invalidità e revoca della nomina dell'esecutore testamentario
La validità della nomina dell'esecutore testamentario è condizionata dall'assenza di nullità, anche formale, del documento che contiene tale designazione. Infatti, la presenza di nullità nell'atto di designazione comprometterebbe la sua efficacia giuridica. Tuttavia, si considera che una designazione inclusa in un testamento suscettibile di annullamento non precluda di per sé l'assunzione dell'incarico da parte dell'esecutore testamentario. Questo perché non spetta all'esecutore sollevare questioni riguardanti eventuali vizi del testamento, non avendone interesse diretto. Un'eventuale procedura di annullamento del testamento potrebbe influenzare la designazione, ma l'accettazione dell'incarico da parte dell'esecutore, basata su un testamento annullabile, gli conferirebbe comunque la legittimazione a difendersi in un'eventuale controversia giudiziale volta all'annullamento del testamento stesso.
Il testatore ha la facoltà di revocare la nomina dell'esecutore testamentario, seguendo le stesse procedure e principi applicabili alla revocazione di un testamento o delle sue disposizioni specifiche. Pertanto, per revocare la designazione, è necessario che il testatore adotti una delle forme legalmente riconosciute per la revocazione dei testamenti, assicurando così che la sua volontà sia chiaramente espressa e legalmente valida.