Patti successori: la promessa di istituire erede
Pubblicato da Antonio Pedrazzoli in Eredità e successioni · Martedì 25 Ott 2022 · 1:15
Tags: patti, successori, promessa, di, istituire, erede, il, prestatore, di, lavoro
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Cass. civ., Sez. II, Ordinanza, 21/02/2022, n. 5555
È da escludere l'esistenza di un patto successorio quando tra le parti non sia intervenuta alcuna convenzione, e la persona nella cui eredità si spera abbia solo manifestato verbalmente, all'interessato o a terzi, l'intenzione di disporre dei suoi beni in un determinato modo, atteso che tale mera promessa verbale non crea alcun vincolo giuridico e non è quindi idonea a limitare la piena libertà del testatore che è oggetto di tutela legislativa. La promessa di istituire erede il prestatore d'opera in corrispettivo della sua attività - ove non risulti attuata mediante convenzione avente i requisiti di sostanza e di forma di un patto successorio (art. 458 c.c.), ma sia limitata ad una mera intenzione manifestata dal datore di lavoro - non costituisce menomazione della libertà testamentaria e non rientra, quindi, nel divieto di cui al citato art. 458. In siffatta ipotesi la indicata promessa non produce la nullità del rapporto di lavoro per illiceità dell'oggetto o della causa, ai sensi dell'art. 1418 c.c., ma è semplicemente rivelatrice della onerosità, nella intenzione delle parti, del rapporto stesso, per cui il prestatore d'opera ha diritto indipendentemente dalla promessa medesima - alla retribuzione che gli compete, secondo la natura e l'entità della prestazione.