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Diritto di abitazione: computo nella successione legittima
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Pubblicato da Antonio Pedrazzoli in Eredità e successioni · Sabato 21 Ott 2023 ·  1:30
Tags: dirittodiabitazionecomputonellasuccessionelegittima

Cass. civ., Sez. Unite, 27/02/2013, n. 4847

Nella successione legittima spettano al coniuge del de cuius i diritti di abitazione sulla cosa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano previsti dall'art. 540, comma secondo. Il valore capitale di tali diritti deve essere stralciato dall'asse ereditario, per poi procedere alla divisione di quest'ultimo tra tutti i coeredi secondo le norme della successione legittima, non tenendo conto dell'attribuzione dei suddetti diritti secondo un meccanismo assimilabile al prelegato.

COMMENTO
La sentenza della Cassazione civile, Sezioni Unite, del 27/02/2013, n. 4847 offre un'analisi dettagliata e precisa sulla questione dei diritti che spettano al coniuge del defunto ("de cuius") in un contesto di successione legittima. La sentenza mette in evidenza l'importanza dell'art. 540, comma secondo, del codice civile, secondo cui al coniuge spettano i diritti di abitazione sulla residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano.
Questo punto è particolarmente significativo poiché stabilisce che il valore capitale di questi diritti di abitazione e di uso deve essere "stralciato" dall'asse ereditario prima di procedere alla sua divisione tra tutti i coeredi. Ciò significa che questi diritti devono essere valutati e separati dall'asse prima della distribuzione delle altre proprietà tra gli eredi legittimi.
Il meccanismo di attribuzione di questi diritti viene, per di più, assimilato al prelegato. In altre parole, si tratta di un'assegnazione che viene fatta prima della divisione effettiva dell'asse ereditario e che, quindi, non influisce sulla quota parte che spetta a ciascun coerede secondo le norme della successione legittima.









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